4 ottobre 2010

 Guardi il fumo uscire dalla tazza come un boa, ipnotizzato da una canzone che riecheggia nel locale. Le tue mani sono gelate, ma l'ambiente è caldo. Il tuo sguardo si sposta all'orologio. Non ancora. Senti scoppiare una risata, è una bella giornata per qualcuno. Cominci a tambureggiare le dita sul tavolo. Ora alzi lo sguardo verso l'ingresso, qualcuno entra ma non è lui. Basta, se non è la prossima persona ad entrare giuro che mi alzo e me ne vado. Sai che non lo farai. Prendi un tovagliolino dal tavolo e cominci a giocarci, lo pieghi e lo ripieghi, il tempo sembra non passare più. Non arriverà, o è già arrivato? Si sta certamente prendendo gioco di te. Ti guardi in giro, lo cerchi, eccolo, lo vedi. Un uomo seduto al bancone del bar sta leggendo il giornale. Bastardo, ha capito tutto. Ti alzi di scatto e vai in bagno. La porta si chiude dietro di te e l'atmosfera cambia; le luci sono fredde, la musica è rimpiazzata da un silenzio interrotto solo dall'irregolare sgocciolio del rubinetto di un lavandino. Il respiro diventa affannoso, il battito del cuore accelera sempre di più, anche lui vuole scappare. Ritrovi la calma, sorridi al tuo riflesso in uno specchio sporco e torni nel locale. L'uomo non c'è più. Indossi la giacca ed esci.

1 commento:

  1. Anonimo26.12.10

    Personaggio e autore si confondono... Sono le parole di chi scrive o quelle del suo personaggio?

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